Vivere sostenibile

Vivere sostenibile

Vivere sostenibile

cosa significa e cosa possiamo fare per vivere green.

Vivere sostenibile: se ne parla tanto, ma, in pratica, cosa significa? Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per fare le scelte giuste? E quali sono i benefici per noi e per l’ambiente? Vi do la mia visione delle cose.

Vivere sostenibile: cosa significa

Vivere sostenibile significa adottare uno stile di vita che possiamo definire consapevole, a favore, in primis del nostro benessere, ma anche al benessere della comunità, dell’ambiente, quello in cui viviamo, e dell’intero pianeta.
Tutti ne parlano, ma all’atto pratico, chi si impegna veramente?
E chi ha chiaro cosa significa fare scelte cosiddette green ?
Vivere sostenibile è un impegno, perché richiede compiere anche le piccole azioni quotidiane con consapevolezza.
Vuol dire avere cura, vuol dire avere amore, per sé stessi e per gli altri. Ma significa anche prendersi le proprie responsabilità. Ognuno di noi ha una responsabilità in ogni piccola e grande scelta della vita.
Ad esempio, le strade sono piene di rifiuti, perché? Chi li butterebbe per terra a casa propria? Domande che mi pongo a cui non riesco a dare una risposta.

Se sto meglio, se vivo meglio, avranno benefici anche le persone intorno a me. E se stanno meglio le persone intorno a me, starò meglio anch’io. Se l’ambiente in cui vivo è pulito e ordinato sarà un piacere per tutti. Concetti semplici.

Vivere sostenibile: alcuni consigli, a cominciare dalla spesa

Come potete notare, molti dei consigli che seguono hanno a che fare con i prodotti che acquistiamo per la nostra alimentazione, per la cura del corpo, per la casa. Dunque, è facendo la spesa che possiamo fare le piccole scelte di ogni giorno che fanno la differenza.

Cosa acquistare per vivere green

Frutta e verdura di stagione

La frutta e verdura di stagione ha molti vantaggi: è più economica ed ha miglior sapore e profumo, inoltre contiene i nutrienti di cui abbiamo bisogno.
I prodotti venduti al di fuori della loro stagionalità sono meno sostenibili perché:

• sono prodotti in serre (nelle quali può essere necessario mantenere temperatura ed illuminazione adeguata, con relativi costi), oppure
• provengono dall’estero, spesso da molto lontano, con relativi costi di trasporto e conservazione.

Cibi del territorio e i cosiddetti cibi a Km.0  CIBI KM0

In generale se un prodotto è disponibile nella nostra regione, è meglio acquistare

quello rispetto ad uno che proviene da molto lontano. Se un prodotto deve affrontare un lungo viaggio, il trasporto inquina, aggiunge un costo al prodotto, quando arriva il prodotto è meno fresco, e comunque, nel caso dei vegetali, molto probabilmente è stato raccolto prima della sua maturazione. Quindi un prodotto locale rispetto ad uno che proviene dall’estero:

• costa meno,
• inquina meno,
• è più fresco,
• il suo acquisto sostiene i produttori e gli agricoltori locali.

L’ideale sarebbe scegliere prodotti a filiera corta, acquistando, quando possibile, o direttamente dai produttori o attraverso i gruppi di acquisto solidale. Il consiglio è da leggere in modo flessibile, ci sono cibi che non crescono vicino a noi, oppure sono frutti esotici e per quelli, all’occorrenza, potremo fare un’eccezione.

Frutta, verdura e prodotti biologici

La filosofia che sta alla base dell’agricoltura biologica prevede alcune scelte a favore dell’ambiente e anche della nostra salute. Ad esempio il divieto di utilizzare fertilizzanti chimici in agricoltura e di ormoni e antibiotici negli allevamenti ha come effetto la riduzione dell’inquinamento dei corsi d’acqua ma anche quello della catena alimentare. Banalmente un prodotto bio non contiene prodotti inquinanti che possono, alla lunga, danneggiare la nostra salute e l’ambiente.

Detersivi ecologici, con contenitori in materiali eco o meglio sfusi

Scegliere prodotti sostenibili ovvero quelli dichiarati ecologici, a base di sostanze vegetali, privi di fosfati e tensioattivi chimici, rispettosi dell’ambiente e della pelle.

Non accontentatevi e leggete bene le etichette.

Alcuni marchi per storia e filosofia aziendale possono essere considerati più affidabili di altri. In sostanza dobbiamo valutare sia la composizione, che gli imballaggi.

Cosmetici: shampoo, sapone, dentifricio, creme

Vale lo stesso discorso fatto per i detersivi. Tenendo presente che li mettiamo sul nostro corpo, e ciò che contengono viene assorbito. Informiamoci, leggiamo le etichette, facciamo attenzione a come sono confezionati. Chiediamoci se ci servono veramente. Ad esempio un olio vegetale naturale e biologico è spesso meglio di una crema cosmetica elaborata e costosa.

Cosa non acquistare

Ecco le cose che è opportuno e sempre più importante non acquistare

Frutta e verdura con imballaggi

Gli imballaggi in plastica aumentano il costo del prodotto, richiedono energia sia per la loro produzione sia per lo smaltimento. Se nel supermercato che frequentate non avete scelta, cambiatelo. Meglio fare acquisti nelle botteghe private, ai mercati rionali o direttamente dalle aziende agricole o dai Gruppi di Acquisto Solidali (GAS).

POSATE, PIATTI, BOTTIGLIE DI PLASTICA Qualunque altro prodotto con imballaggio in plastica

Nella maggior parte dei casi, specie nei supermercati e nella grande distribuzione organizzata, i prodotti sono confezionati in blister, un involucro aggiuntivo alla confezione. In questi casi con il prodotto acquistiamo un rifiuto. Valutiamo la sostenibilità degli imballi. Quel che stiamo acquistando è il prodotto, non la sua confezione.

Piatti, posate e bicchieri di plastica

Rappresentano l’apoteosi dello spreco e del superfluo: vengono usati una volta e poi buttati. Prima di acquistarli chiediamoci se ne abbiamo veramente bisogno, e se proprio non possiamo farne a meno, scegliamoli di materiale compostabile.

Acqua nelle bottiglie di plastica

Questa è una delle sfide più difficili. Il tema dell’acqua è molto complesso ed ognuno di noi dovrebbe fare le proprie attente valutazioni. Le alternative sono:

• Acquistare acqua in bottiglia di vetro, non è molto diffusa ma si trova,
• Acquistare una brocca per depurare l’acqua del rubinetto,
• Installare un depuratore per l’acqua del rubinetto.

Anche se molti consigliano di bere direttamente l’acqua del rubinetto il mio consiglio è di andarci cauti: cloro, metalli pesanti ed altre sostanze tossiche possono essere presenti e, seppure in minime quantità, l’utilizzo continuativo potrebbe nuocere alla salute.

Cosa fare

Ridurre gli sprechi alimentari

Il tema dello spreco alimentare è sempre più sentito, in Italia e nel mondo. Generalmente, per spreco alimentare si intende quella parte di cibo che viene acquistata ma che non viene consumata. Quel cibo che, quindi, finisce nella spazzatura.

Pensate che basterebbe un quarto di quello cibo buttato ogni anno per sfamare gli oltre 815 milioni di persone che soffrono la fame. In Italia la stima è di 145Kg a persona (Fonte AdKronos).

Per fare questo, oltre a dedicare particolare attenzione alla gestione della dispensa e del frigorifero, è opportuno non fare una grande unica spesa una volta alla settimana, ma acquistare più frequentemente solo i cibi di cui si ha realmente bisogno. Inoltre, è buona abitudine cucinare le giuste quantità, per evitare gli sprechi. Anche documentarsi e cimentarsi per riciclare gli eventuali avanzi dei cibi può essere un valido aiuto. Non possiamo dire di vivere sostenibile se non ci impegniamo a ridurre gli sprechi nella nostra vita di tutti i giorni.

Fare con la raccolta differenziata con coscienza

In molte zone d’Italia si è arrivati a importanti risultati nella raccolta differenziata, ma c’è ancora tanto da fare. Una raccolta dei rifiuti fatta con coscienza è un comportamento a beneficio della comunità e dell’ambiente.

Usare i tovaglioli e i fazzoletti di stoffa

Questa è una piccola cosa che possiamo fare tutti, per risparmiare carta.

Ogni volta che se ne ha l’occasione, non utilizzare l’auto

Andare a piedi, spostarsi in bicicletta, usare i mezzi pubblici invece dell’auto, è parte integrante di uno stile di vita sostenibile. Andare a piedi e in bicicletta inoltre, ci consente di fare anche della salutare attività fisica, oltre a non inquinare e a risparmiare.

Acquistare elettrodomestici a basso consumo

Allo stato attuale, il conCLASSE ENERGETICA ELETTRODOMESTICIsiglio è di preferire gli elettrodomestici di classe A+, A++, A+++. Le classi energetiche non fanno riferimento solo al consumo energetico di un elettrodomestico, ma anche alla dalla sua filiera produttiva e al suo smaltimento. Ovviamente non bisogna comprare elettrodomestici che non riportano la classe energetica.

Quando siamo in giroCESTINI PUBLBICI

Riporre i piccoli rifiuti nei cestini.

Raccogliere bottiglie di plastica o altro e riporli nei cestini appositi quando ne abbiamo l’occasione.

Segnalare alle amministrazioni comunali l’eventuale mancanza o inadeguatezza di cestini porta rifiuti. Se ci stiamo spostando in auto, portiamo eventuali nostri rifiuti (bottiglie di plastica, giornali…) a casa in modo da poter effettuare la raccolta differenziata.

Conclusioni

Le scelte di cui vi ho parlato riguardano tutti, nessuno escluso.

Il problema è di ognuno di noi, non degli altri. Certo, vivere sostenibile è molto più di questo, eppure, credetemi, è dalle piccole abitudini di ogni giorno che possiamo iniziare a far qualcosa per cambiare. Anche per indurre le aziende a fare le scelte giuste.

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