LE REGOLE DEL BUON RIPOSO
La formula del buon riposo: ecco quante ore dovresti dormire a notte per stare bene
Dormire bene è importante ma, oltre alla qualità, lo è anche la quantità di ore dedicate al sonno. Come rivela uno studio della National Sleep Foundation, pubblicato sulla rivista Sleep Health, ogni individuo, a seconda dell’età, ha bisogno di una quantità minima di ore di sonno quotidiane.
La formula del buon riposo
L’importanza di un buon sonno
Gli innumerevoli impegni e lo stile di vita frenetico riducono sempre più il tempo dedicato al sonno e ciò non favorisce il corretto funzionamento del nostro organismo.
Sono diverse le “brutte” abitudini che durante la giornata possono provocare disturbi legati al sonno, in particolare:
• evitare di bere troppi caffè o alcolici
• fumare
• mangiare troppo cibo e poco sano
• stare troppo tempo seduti
• andare a dormire ad orari sempre diversi.
Dormire bene significa permettere al nostro organismo di riposare, di ricaricarsi e di funzionare in modo corretto ed efficiente.
Ma non solo; durante il riposo il nostro corpo produce sostanze necessarie al metabolismo e alle difese immunitarie per rigenerarsi e permette ai ricordi di fissarsi nelle tracce mnemoniche sulla corteccia cerebrale.
Quando non dormiamo bene ce ne accorgiamo, non solo da disturbi quali apnee notturne, risvegli continui, sindrome delle gambe senza riposo, ansia e insonnia, ma anche da una minore capacità di concentrarci durante la giornata e di essere efficienti nelle cose che facciamo.
Insomma, dormire è tutt’altro che una perdita di tempo! Anzi, per agevolare il sonno anche la qualità del materasso e del letto in generale possono aiutare. Guardate, ad esempio, questi letti di design: a chi non verrebbe voglia di averne subito uno a casa?
Le fasi del sonno
Prima di capire quante ore a notte dovremmo dormire, val la pena ricordare che il sonno non è uguale per tutta la notte, ma attraversa vari momenti.
Si parla di ciclo del sonno ed è suddiviso in fase non-REM e fase REM.
La fase non-REM comprende l’addormentamento, in media questa fase dura 7 minuti, sonno leggero, nelle prime ore successive all’addormentamento e sonno profondo, questa fase e la successiva rappresentano le più benefiche per il corpo e normalmente costituiscono il 20-30% del sonno totale.
La fase REM si verifica invece, circa 90 minuti dopo essersi addormentati e si ripete a intervalli più lunghi e profondi durante la seconda metà della notte, alternandosi agli stadi non-REM.
La durata del sonno profondo, quello che più influisce sulla qualità del sonno, è in media di 1 ora e 40 minuti a notte, avviene in cicli della durata di circa una decina di minuti, ripetuti da quattro a sei volte ed è il momento in cui il nostro organismo si rigenera e riposa maggiormente.
Ma quante ore dovremmo dormire?
Alcuni di noi dormono molto, altri poco, alcuni si addormentano appena poggiano la testa sul cuscino mentre altri hanno bisogno di qualche minuto in più.
Questo perché non tutti gli esseri umani sono uguali, sia per l’eredità genetica che ci arriva dalla nostra famiglia, sia per gli stili di vita, che influiscono non poco.
Inoltre, le ore di sonno consigliate sono molto differenti a seconda della fase di vita in cui ci si trova. L’età è infatti, non solo uno dei fattori più importanti, ma quello che più influisce sulle ore di sonno necessarie per ogni persona.
Non esiste quindi un numero di ore di sonno consigliate uguale per tutti. Ognuno ha bisogno di una quantità specifica e ci sono molti fattori da prendere in considerazione per determinare quante ore di sonno servono per dormire bene.
Le ore di sonno in base alle fasce d’età
Esistono alcune indicazioni generali fornite dalla National Sleep Foundation, su quante ore dormire in base alle fasce di età e alle esigenze del corpo umano in ogni fase dell’arco della vita,
come risultato da uno studio su scala mondiale condotto per più di due anni.
I risultati di tale indagine, hanno così decretato il numero di ore ideali di sonno in base all’età.
Neonati (0-3 mesi): la durata raccomandata è di 14-17 ore al giorno.
Neonati (4-11 mesi): 12-15 ore, ma la scala è più ampia e può variare tra le 10 e le 18 ore.
Bambini piccoli (1-2 anni): la durata consigliata è di 11-14 ore.
Bambini in fase prescolare (3-5 anni): 10-13 ore.
Bambini di età scolare (6-13 anni): la durata raccomandata è 9-11 ore.
Adolescenti (14-17 anni): 8-10 ore.
Adulti giovani (18-25 anni): si consigliano 7-9 ore.
Adulti (26-64 anni): la durata raccomandata è 7-9 ore.
Adulti più anziani (65+): 7-8 ore, con una scala di 5-9 ore.
Oltre all’età, però, per stabilire il numero di ore necessarie al nostro organismo per ricaricarsi, esistono anche fattori genetici, che non possono essere modificati e che influiscono sul fabbisogno di sonno e sull’ora in cui si preferisce dormire o addormentarsi e in generale.
Ad esempio, una persona sopra i 65 anni può avvertire l’esigenza di andare a dormire tra le 21:00 e le 22:00 completando il ciclo del sonno verso le 4:00 e le 5:00 del mattino. Questo può portare a pensare di soffrire di problemi di sonno, quando in realtà si è riposato esattamente la quantità di ore richieste dall’organismo.